“CHIEDI AL VETERINARIO” è la rubrica del sito dedicata alle domande sull’equitazione, sulla salute ed il benessere dei cavalli…..
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Risponde il Dottor Marco Reitano.
Buon pomeriggio dottor Reitano, ho una cavalla di 4 anni, Nikita. Quando c’è bel tempo è spesso irrequieta, vuole sempre uscire, ed ho notato che fisicamente è come se lo richiede proprio il suo corpo. Poi dopo che ha corso per un po’ si calma. Naturalmente non ci vedo niente di strano, solo che se non esco resta nervosa fino alla sera. Mi chiedo se secondo lei è normale questo atteggiamento per un cavallo.
Gentile Luciana, il mpvimento all aperto e’ un bisogno primario per qualsiasi cavallo. A mano a mano che le giornate si allungano ed aumenta il fotopetiodo (ore di luce) scattano ulteriori meccanismi endocrini che aumentano l esuberanza degli esseri viventi. Non dimentichiamo che un cavallo deve muoversi diverse ore al giorno e se per diversi motivi l esercizio giornalieto dovesse venire a mancare lo stato di malessere che ne deriverebbe potrebbe manifestarsi anche col nervosismo. Quindi in sintesi il comportamento della tua cavalla e’ decisamente normale.
Buonasera dottore, vorrei sapere se esistono sul mercato integratori biologici per i cavalli.
Gentile Iole,
Si il mercato ne dispone in quantita’. Piu’ sono specifici e piu’ sono efficaci. E’ quindi fondamentale lo scopo, cioe’ determinare l integrazione che si vuole apportare. Cio’ discende da un attenta analisi delle esigenze del cavallo, dell alimentazione, delle eventuali carenze riscontrate o di quelle che si vogliono prevenire.
Buonasera dottore, la contatto poiché ho una domanda sul mio cavallo che mi accompagna le giornate da 5 anni circa. Sono calabrese e vivo ormai da diversi anni a Reggio Calabria. Ora però c’è la possibilità di spostarmi per lavoro in Svizzera e vorrei portare il mio amato Norris con me. Mi chiedo e le chiedo: può un cavallo abituato alle temperature miti e calde come Reggio, abituarsi ai climi freddi delle Alpi?
Grazie, Annibale.
Gentile Annibale, il cavallo in genere non soffre il freddo da cui si difende con la crescita del pelo. Pertanto nel cambiamento di regione cui accenni dovrai solo stare attento a garantire un adeguato ricovero nel primo mese (se il trasferimento si realizza in inverno) al fine di permettere un certo acclimatamento. In primavera od in estate il tutto puo’ avvenire in modo piu’ semplice e naturale. In inverno, vista le differenze termometriche e’ necessario prevedere una dieta piu’ calorica di quella consueta.
Buonasera dottore, vorrei chiedere se c’è un alimento che posso integrare nell’alimentazione della mia cavalla che è in cinta per la prima volta. La ringrazio per i suoi preziosi consigli che potrà darmi.
Le faccio i complimenti per la sua rubrica.
Gentile Mariastella, per entrare nel dettaglio dovrei conoscere la dieta attuale osservata dalla cavalla. Mi limitero’ quindi ad un discorso a carattere generale. Una dieta composta da kg 8 di fieno e 3 di concentrati al giorno permette alla cavalla di portare a termine la gravidanza in modo adeguato. In vicinanza del parto (circa 30 giorni) e’ bene somministrare la dieta giornaliera in piu’ pasti di piccola portata considerato l ingombro addominale del feto. In lattazione la cavalla aumenta notevolmente le proprie esigenze caloriche. Quindi la dieta deve prevedere un aumento complessivo del 50% immediatamente dopo il parto a sostegno dell allattamento. Il tutto puo’ rientrare lentamente nella norma nel terzo mese di lattazione. Ovviamente se una cavalla dispone di prato e quindi di erba non e’ necessario integrare la dieta aumentando le dosi di fieno e concentrato.
Buonasera vorrei chiedere al dottor Reitano se è normale che un cavallo di 12 mesi può iniziare già la doma…
Grazie dottore, la seguo sempre sul suo blog che trovo molto interessante.
Gentile Silvio, per doma intendiamo far accettare al cavallo il cavaliere in sella. Per ammansimento intendiamo l’ abituare il cavallo al contatto con l uomo ed alle diverse procedure di governo. Fino a tre anni e’ bene limitarsi all ammansimento. Nei cavalli di razza purosangue inglese che corrono in piano, il tutto e’ anticipato poiche’ il debutto e’ previsto a due anni.
Buonasera dottore, ho una domanda per il mio Willy. Vorrei sapere se esiste un prodotto naturale per la cura e il lavaggio dei denti.
Gentile Paolo,
Nella mia esperienza la migliore soluzione per la pulizia della bocca del cavallo e’ rappresentata da un getto d acqua tra guance e denti in ambo i lati per eliminare residui e forasacchi eventuali, seguita da una pulizia dei denti con una spazzola di adeguate dimensioni (materiale sintetico) con manico e acqua tiepida in cui diluire circa 2-3 cc di iodosan orale per litro. La pulizia richiede un buon contenimento ed e’ bene praticarla una o due volte all anno. I denti richiedono particolare cura in caso di alimentazione con concentrati industriali pellettati. Minor cura in caso di utilizzo di alimenti naturali.
Buonasera dottor Reitano, al mio cavallo è apparsa una macchia bianca sulla criniera. Lui è completamente nero, ha 3 anni, e l’unica altra parte dove appare una macchia bianca è alla base delle zampe vicino allo zoccolo. Ma quella ce l’ha da quando era nato. Secondo lei cosa può essere?
Gentile Daniela, le variazioni di colore nel mantello dei cavalli e’ argomento estremamente vasto e complesso. I mantelli e le loro variazioni di colore sono regolati dai geni che compongono i cromosomi e quindi il genoma di ogni individuo. Le macchie bianche sono conseguenti o a lesioni profonde della cute o per l appunto al genoma dell individuo. Nel caso che descrivi sarebbe utile disporre di una foto per comprenderne appieno estensione,bordatura e forma dell area bianca. Comunque sia nel caso che sia l evoluzione di una patologia locale (macchia accidentale) sia nel caso che sia di natura genetica (pezzatura) non deve preoccuparti trattandosi solo di un fatto estetico.
Buongiorno a tutti, ho notato che al mio cavallo sono uscite delle escrescenze all’interno dell’orecchio. Sono di colore bianco, mi devo preoccupare?
Grazie se vorrete rispondere.
Gentile Elsa,
Da quello che dici ritengo che si tratti di un inizio di papillomatosi del padiglione auricolare. E’ una non grave patologia virale diffusa dagli insetti. Se la crescita di queste formazioni circolari chiare resta lenta e circoscritta non conviene trattare la parte onde evitare il rischio di rapidi peggioramenti e/o cambi di umore del cavallo che potrebbe diventare resistente alle manipolazioni dell uomo. Ti consiglio di tenere sotto controllo l andamento della cosa e magari di far accertare da un collega se non ci siano altre parti del corpo interessate. In primavera ed estate attuare una efficace lotta contro gli insetti. Concludo dicendo che molti cavalli nella loro vita vengono toccati da questa papillomatosi senza alcun danno significativo anche quando la stessa si cronicizza.
Buongiorno dottore, il mio frisone lacrimada un occhio da circa 4 giorni. Sto applicando un collirio ma sono molto preoccupato. Potrebbe essere una patologia grave?
Gentile Fabrizio,
La lacrimazione non deve destare grosse preoccupazioni specie se non e’ cronica e di vecchia data. La causa e’ un aumento della produzione di liquido lacrimale o un ostruzione al dotto naso lacrimare. Nel primo caso e’ bene trattare l occhio con colliri antinfiammatori ed antibiotici o meglio con pomate oftalmixhe di pari effetto. La pomata va applicata 3 volte al giorno, mentre il collirio piu’ frequentemente. Nel caso in cui la terapia non risolva in circa 10 giorni e’bene che un veterinario lavi il dotto naso lacrimale dal meato nasale. E’ un operazione delicata ma senza grosse difficolta’.
Buon pomeriggio, vorrei fare una domanda all’apparenza un po’ sciocca, ma dati i tempi non credo tanto.
Mi chiamo Miriam e la volta scorsa parlando con la mia amica, abbiamo entrambe un cavallo, ho scoperto che stanno proponendo il mangime a base di insetti anche per i cavalli. Non so se è vero, ma secondo lei dottore un cavallo può mangiare gli insetti? La mia amica dice di sì, almeno così le hanno detto.
Io sono rimasta molto meravigliata da questa cosa.
Trovando il sito con un veterinario autorevole come il dottor Reitano, a detta di mio padre, ho pensato di chiedere.
P.s. la saluta mio padre, che è un suo ammiratore.
Gentile Miriam, domanda di grande attualita’ sociale. Sicuramente un cavallo puo’ mangiare mangimi industriali a base di farine animali e/o da insetti.Ma certo che i prodotti piu’ sono naturali e meglio e’. Gli insetti necessitano di una lavorazione per essere ridotti a principi nutritivi. I semi di cereali no. Ecco perche mi lascerei l opzione insetti quale ultima spiaggia. E pensare che gli agricoltori vengono pagati per non coltivare i campi. Che esigenza c’e’ di ricorrere agli insetti? Insomma questi nuovi mangimi contenenti gli insetti a mio avviso fanno molto bene a chi li produce e vende.